Se c’è un luogo davvero imperdibile della costa slovena, quello è proprio Pirano, il paese che vince in tutte le categorie: è il più bello, il più antico, il più emblematico, il più fotogenico… Ci vado abitualmente da ormai 15 anni, e in questo articolo vi svelo tutti i trucchi per godervi al meglio questa piccola perla dell’Adriatico. Grazie a questi consigli, trascorrerete una giornata di vacanza memorabile. Nell’articolo troverete le tappe imperdibili e i posticini meno noti, insieme a i miei suggerimenti per scegliere dove mangiare, per tutte le tasche.
Pirano è il paese più bello della costa slovena. Un passaggio obbligato !
Scoprirete anche come Pirano è riuscita a far fortuna trasformandosi in nientemeno che la riserva di sale della Serenissima, una funzione strategica per l’epoca. Essendo rimasta sotto la dominazione di Venezia per cinquecento anni (dal 1283 al 1797), tutt’oggi si possono scorgere le tracce del periodo veneziano dalle architetture del paese. I segni leggibili del tempo sono sfaccettature della sua bellezza.
Dove si trova Pirano, rispetto alla Slovenia?
Forse non è superfluo precisare che Pirano si trova sul mare Adriatico, nel breve tratto di costa slovena, il quale divide l’Italia dalla Croazia.
- Lubiana – Pirano in automobile: 118 km, circa 90 minuti
- Trieste – Pirano : 36 km – circa 40 minuti
- Lubiana – Pirano in pullman: 2 ore e un quarto, 14€
- 3 800 abitanti
- Un centro completamente pedonale
Come trascorrere una giornata perfetta a Pirano ?
Prima di passare ai consigli veri e propri, vi dico perché secondo me è una meta irrinunciabile. Inserendo Pirano nel vostro programma sloveno, potrete comporvi una bella vacanza tra mare, montagna e città. E vi permetterà di godere della dolcezza dell’atmosfera marittima. Il ritmo della vita quotidiana è lento, ci si può scordare le automobili, si fa il bagno, si mangiano i calamari pescati poco più al largo e le coppe di gelato con lo sguardo perso verso l’orizzonte blu.
Contate almeno una giornata intera a Pirano! Idealmente, restate tre giorni, per scoprire anche gli altri tesori della costa.
Quando pianificherete le vostre vacanze slovene, tenete presente che Pirano merita più di una scappata veloce. Secondo me il minimo è 24 ore, il tempo di approfittare del ritmo di vita calmo, e di almeno una tiepida serata estiva. Il bello infatti è che la maggior parte dei turisti se ne vanno via al calar del sole. Mettendo insieme un po’ tutto ciò che conosco del paesino e riflettendo su come sfruttare al meglio quello che offre, ho costruito un programma ideale, scandito ora per ora. Usandolo come canovaccio, sarete certi di impiegare al meglio il vostro tempo, e di essere sempre nel posto migliore al momento giusto. Il programmino parte dalle 10 di mattina e vi accompagna fino alle 10 dell’indomani mattina. Leggetelo prima di partire, e tenetelo sottomano quando sarete sul posto.
Ore 10.00
Arrivo al parking Arze
Pirano è chiusa alla circolazione automobilistica. Il che ovviamente è un vantaggio anche per i visitatori, vista la pace che regna per l’assenza di auto. Tuttavia questo implica che si deve lasciare la macchina fuori dal paese, in uno dei due grandi parcheggi. Se non avete difficoltà particolari di deambulazione, parcheggiate all’Arze, il parcheggio che domina Pirano dall’alto. Si trova accanto alle antiche mura, che sono peraltro il più bel punto panoramico.
Le tariffe del parcheggio Arze: 1,50€/ora – 15€/giorno. Potrebbe sembrare un po’ caro, ma almeno potete lasciare l’automobile e godervi la giornata serenamente.
Se l’Arze è al completo, andate all’altro parcheggio a pagamento, nella località di Fiesso, poi camminate per 20 minuti seguendo il percorso pedonale lungo il mare (Pešpot Piran – Fiesso). Questo parcheggio è gratuito in bassa stagione, buono a sapersi se venite a passare qualche giorno a Pirano al di fuori della stagione estiva.
Ore 10.15
La splendida vista dalle mura
Una volta parcheggiato all’Arze, percorrete i 200 metri che vi separano dalle bellissime muraantiche della cittadina, che si intravedono nella foto qui sopra, distinguibili dalla caratteristica merlatura. Da qualche anno l’accesso alle mura è a pagamento (2€, aperte dalle 8.00 al tramonto). Dall’alto di questi bastioni ben conservati, edificati tra 1470 e 1533, quando le invasioni turche minacciavano queste zone, si gode di una vista spettacolare sulla penisola dove sorge Pirano.
Dalla muraglia, potrete scorgere anche il campanile, dove potrete salire più tardi nella giornata.
Da qui in alto, le centinaia di tetti color ocra dei piccoli edifici di Pirano compongono un quadro indimenticabile. Si ammira anche la distesa blu dell’Adriatico, e la magnifica piazza Tartini, il centro di Pirano. Se salite le scale e scattate una foto dall’alto di una delle sette torri dei bastioni, sarà record di like su facebook e su instagram.
Preparatevi a godere della spensieratezza di Pirano, della dolcezza della vita in questo paesino. Prendetevi il tempo di lasciare un attimo da parte macchina fotografica e cellulare, e apprezzare l’incredibile quadro che si dipinge davanti ai vostri occhi. Potrete tornare sulle mura al momento magico del tramonto.
Le antiche mura, oggi spezzate in due tronconi, proteggevano la città. Per tuffarvi nella storia della città, fate lo sforzo immaginativo di pensare alla muraglia di un tempo, che si ergeva senza spiragli per abbracciare la città, accessibile solo dalle porte. Potrete così comprendere la funzione difensiva attraverso i secoli, ammirando le belle creste e le poderose murature.Dopo la visita dei bastioni, prendete la larga via pavimentata (Ulica IX Korpusa) o la più stretta Rozmanova Ulica, con le sue scalinate: entrambi i percorsi sono piacevoli. Magari potete farne una all’andata e l’altra al ritorno, quando risalirete al parcheggio.
Durante la discesa, non perdetevi un giretto nel Convento di San Francesco (minoritski samostan), col suo bel chiostro Cinquecentesco. L’indirizzo è Bolniska ulica 30, ma ci passerete inevitabilmente davanti. Entrate in esplorazione, magari dando un’occhiata alla piccola Pinacoteca, e alla chiesa di San Francesco. L’ingresso è gratuito. Spesso nelle serate estive il monastero, il cui chiostro vanta un’acustica eccezionale, ospita suggestivi concerti. Sappiate che durante il periodo estivo, nella piazza principale come nei luoghi più nascosti di Pirano, vengono proposti vari eventi e concerti. Se vi può interessare, chiedete il programma all’ufficio del turismo.
Ore 11.00
Il mercato, e un caffè in piazza Tartini
Avete ormai raggiunto la piazza centrale, piazza Tartini, che porta il nome di un celebre compositore piranese, Giuseppe Tartini. Ne intravvederete la statua, che dal 1896 troneggia in mezzo alla piazza, e la sua bella casa natale.
Una volta qui, alzate lo sguardo in direzione del campanile, e il vostro sguardo si fermerà su una splendida casa in stile gotico veneziano, risalente al XV secolo, chiamata dai piranesi Benečanka, la Casa Veneziana.
Astuzia: si può accedere gratuitamente nella Benečanka, passando dal retro ed entrando in un negozio di cristalli, Rogaska Slatina – un’azienda molto famosa in Slovenia. Il gestore propone per 4€ un bicchiere di vino frizzante locale, che potete sorseggiare dal balconcino. Quindi se volete farvi vedere con il calice in mano dal balcone della casa più bella di Pirano, ora sapete come fare.
Souvenir locali: al piano terra della casa, c’è un bel negozietto, dedicato al prodotto delle saline di Pirano, quello stesso sale che ha fatto la fortuna della città. Se volete comprarvi del sale da portare a casa o da regalare, entrateci. L’altra attività carina della piazza Tartini è la farmacia, che propone ottimi infusi sloveni a prezzi ragionevoli, diretti agli abitanti e non ai turisti!
Di fronte, dall’altra parte della piazza, il Leone di san Marcovi accoglie dalla candida facciata del municipio di fine Ottocento.
Qui, tra il 2010 e il 2018, ha portato avanti il suo mandato Peter Bossman, un medico originario del Ghana che dopo aver vissuto 30 anni in Slovenia è diventato il primo sindaco di colore della Slovenia e dell’Europa Orientale. L’avevo intervistato per un servizio per Radio France Internationale. All’epoca, i giornali titolavano « L’Obama di Pirano ».
Noterete la forma ovaleggiante della piazza, in particolare l’elemento al centro. Ebbene questo grande spiazzo abbacinante è stato costruito su un bacino del porto vecchio. Colmato nel 1894, è poi divenuta la piazza dove il vecchio tram faceva inversione di marcia. Per mezzo secolo, il tram ha assicurato il collegamento tra Pirano e la vicina città di Portorose. In seguito il tram è stato smantellato, ma la parte più chiara del lastricato ritraccia il percorso degli antichi binari.
Curiosità e spot fotogenici:
- Dalla piazza Tartini si intravvede un molo. Per splendidi scorci fotografici, andate sul pontile, dove c’è il piccolo faro rosso all’entrata del porto.
- Andando in direzione del molo dalla piazza, passerete davanti una stele. Si tratta della gogna cittadina, il luogo dove 700 anni fa venivano costretti al pubblico ludibrio i colpevoli di qualche reato, un castigo d’uso nella Repubblica di Venezia.
- Passerete anche davanti al teatro della città, l’edificio giallo della foto qua sotto. Costruito nel 1910, ha degli interni decorati splendidamente. Se la porta è aperta, provate a dare un’occhiata!
In prossimità della piazza, proprio dietro al municipio col leone di san Marco in facciata, c’è un piccolo mercato all’aperto, con bancarelle di ortofrutta e un pescivendolo. Niente di straordinario ma se vi servono pesce, frutta e verdura, fate scorta prima che il mercato chiuda, alle 12.30. Il mercato è frequentato dai piranesi, questo di solito mi basta come prova di qualità.
Tornate sulla piazza, per un caffè. I prezzi sono ragionevoli, e il caffè molto buono anche grazie alla vicinanza delle torrefazioni triestine! All’ingresso della piazza, il pilastro scolpito che regge l’asta della bandiera risale al nono secolo!
Ore 12.30
Un primo tuffo nell’Adriatico
A Pirano è facile scendere in mare. Quindi se c’è caldo e bel tempo, un bagno rinfrescante vi farà da apri-stomaco per il pranzo!
Tenete presente che non ci sono vere e proprie spiagge in Slovenia. Si scende in acqua da scalette simili a quelle di una piscina. In particolare, le scalette ai piedi dell’hotel Piran saranno perfette per farsi una nuotata godendo di una splendida vista sulla penisola. Non dimenticate di portare il costume da bagno !
Ore 13.30
Finalmente si pranza
È ora di approfittare degli ottimi ristorantini di Pirano! Quelli in riva al mare, sulla penisola, non sono necessariamente i migliori perché presi d’assalto dai turisti. Tuttavia preparano in genere dei buoni piatti di pesce pescato locale.
Per i budget più ridotti, si va di cevapcici da Sarajevo 84. Altra opzione, una pizza in una delle tante pizzerie. O ancora, un trancio di pizza preso da asporto al minimarket Mercator, nella piazza del mercato. Sappiate però che potrebbe costarvi di più che una pizza in ristorante, che potete smezzarvi se siete in coppia, come fanno spesso un po’ ovunque in Slovenia.
Anche il burek al formaggio, agli spinaci, o alla carne è un ottimo pranzo economico. Al panificio Nasa Perkarna, sulla piazza del mercato vi costerà 2,80€. Bello condito, il burek vi sazierà per un po’ di ore.
Mi riservo comunque di pubblicare a breve un articolo con i migliori ristoranti di Pirano.
Ore 14.30
Le stradine di Pirano, e la vecchia piazza Primo Maggio
Quando il sole è allo zenit, la temperatura della giornata estiva tocca forse il suo apice. Un ottimo momento per approfittare dell’ombra delle calli del villaggio – vi ricordo che la giornata che vi propongo qui è pensata per far coincidere nel modo migliore il luogo e l’orario in cui ci andate. Le stradine sono talmente strette che i raggi del sole nemmeno vi penetrano, e d’estate sono un rifugio fresco dalla calura pomeridiana.
Aiutandovi con una mappa, che potete recuperare gratuitamente all’Ufficio del Turismo, percorrete il labirinto di calli del villaggio.
Questo che vi do è un consiglio importante, anche perché insinuarsi nelle viuzze in piena estate è una maniera per scappare dagli sciami di turisti, e di trovarvi da soli con Pirano. Ignorate pertanto le indicazioni turistiche dei cartelli stradali, fatevi il vostro percorso parallelo.
Quando passate davanti a una chiesa, come si fa anche in Italia, vale sempre la pena dare un’occhiata all’interno perché può riservare belle sorprese. Delle 23 chiese un tempo attive a Pirano, ognuna dedicata a santi patroni di corporazioni o altro, ogge ne restano 10 ancora aperte e frequentate.
Ma uno dei luoghi imperdibili nella penisola è la Piazza Primo Maggio, nota anche come Piazza Vecchia. Sul podio rialzato della piazza, le belle statue della personificazione della Giustizia e della Vigilanza troneggiano candide e imponenti. Il podio, al cui centro sorgono due pozzi, altro non è che una cisterna per raccogliere l’acqua piovana, costruita nel XVIII secolo a seguito di una pesante siccità, per evitare che i piranesi restassero di nuovo senza acqua potabile. All’esterno del podio c’è anche una pompa. In un angolo della piazza, con il suo esterno allegramente vegetalizzato, c’è c’è Fritolin, un ristorante dove potrete cenare approfittando di un tavolo direttamente sulla bella Piazza Vecchia.
Souvenir locali: L’ultima volta che sono stato a Pirano, ho scoperto un piccolo minimarket che potrebbe interessare anche a voi, in questa piazza. A prima vista non gli si darebbe una lira, ma guardando bene mi sono accorto che propone diversi prodotti locali di ottima qualità, come l’ottimo olio d’oliva Lisjak, il sale di Pirano, il miele, le conserve di Isola, dell’ottimo vino, dei prodotti a base di tartufo.
Chiedete alla commessa, vi aiuterà se cercate qualcosa in particolare, e probabilmente parlerà italiano. Non è un negozio turistico, ma frequentato dai piranesi.
Anche i prezzi non sono salati come quelli riservati in genere ai turisti, altro dato interessante.
Ore 15.30
La vista dal campanile
Per avere un altro panorama sui tetti di Pirano, è il momento perfetto per salire in cima del bel campanile, eretto nel 1608.
Il campanile di Pirano s’ispira a quello di San Marco a Venezia.
Passando per le viuzze, andate verso la grande chiesa di San Giorgio, edificata nel XII secolo ma dalle forme barocche, conferitele più tardi. Dal terrapieno erboso davanti all’edificio si gode già di una bella vista dall’alto sui tetti di Pirano, sulla Croazia e se vi voltate vedrete anche un pezzo di Italia, con Trieste. Da qui si abbraccia con lo sguardo tutta la costa slovena.
Salendo la bella scalinata lignea della torre campanaria, si guadagna ulteriore elevazione. Come succede ogni volta che si accede a un monumento d’interesse, affacciati verso il paesaggio non si vedrà più quello stesso monumento che dava carattere al panorama! Però dall’alto del campanile potrete abbracciare tutta la città e i suoi dintorni, e potrete scattare delle perfette foto panoramiche a 360°, come la mia qua sopra. La vista sul battistero ottagonale ai piedi del campanile è fantastica.
Attenzione: Quando sarete in alto, ricordatevi che ogni quarto d’ora suonano le campane! Niente di grave ma se non ve l’aspettate potrebbe causarvi un soprassalto, mentre contemplate il mare! Potete proteggervi dietro un pilastro e tapparvi le orecchie.
Quando sarete ridiscesi ai piedi del campanile, potrete scegliere se visitare la chiesa e il museo di San Giorgio (ingresso a 2 €), o se dare un’occhiata all’interno attraverso le griglia all’ingresso, raggiungibile dal sagrato erboso. Personalmente trovo che l’interno della chiesa sia bello ma non imperdibile, anche se forse a qualcuno può interessare il Crocifisso ligneo, restaurato di recente, che risale all’inizio del XIV secolo e che ostenta un inquietante accentuazione della sofferenza di Cristo (corpo martoriato, piaghe insanguinate, volto stravolto dal dolore, piedi ossuti che si contorcono). Riprendete quindi le stradine che vi portano nel centro di Pirano.
Ore 16.30
Un secondo bagno in mare!
L’ora perfetta per un altro tuffo nell’Adriatico. Ma cambiando del tutto il panorama, rispetto al bagno fatto prima di pranzo. Raggiungete la punta di Pirano, per scendere in acqua al lato opposto, dove c’è la scuola d’immersione. Le scalette permettono di entrare in acqua e ammirare la costa italiana da lontano. Farete il bagno in un parco naturale. Avendo fatto diverse immersioni in questo punto preciso, so che non c’è granché da vedere sott’acqua, quindi non preoccupatevi se non avete portato con voi maschera e boccaglio.
E poi, al sole a leggere, magari con un buon libro. D’estate a Pirano si sta da dio!
Sarà l’occasione anche per sperimentare le spiagge artificiali di questo lato dell’Adriatico, che consistono spesso in gettate di cemento. Normali per gli sloveni, magari non altrettanto usuali se si è abituati a certi morbidi litorali sabbiosi che abbiamo la fortuna di avere in Italia !
Se vi va, potete salire sul piccolo faro a punta, con la sua scaletta a chiocciola, Piranski svetilnik (1€)
18.30 – Un aperitivo con vista
Proprio sulla punta di Pirano, ci sono tre locali con belle terrazze sul lungomare (Caffè Punta, Fine del Mondo…) dove servono caffè a 1,50 €, cocktail e spritz aperol tra i 4 e i 6 €, birra grande, di produzione locale, a 3,50 €. I posti sono tranquillissimi, tutt’altro che chic. Se vi sedete a bere una roba a finire di asciugarvi i capelli ancora bagnati dal bagno nelle poltrone in vimini passerete sicuramente un ottimo momento, ammirando Trieste, il suo golfo, le colline alle sue spalle. La cosa migliore da fare aspettando ora di cena.
Ore 20.00
Un buon ristorante di Pirano.
Durante i miei primi anni in Slovenia, ho creduto a torto che a Pirano fosse impossibile mangiare bene. Era colpa mia, che mi ostinavo ad andare a mangiare il pesce in locali turistici in riva al mare, che non sono i migliori perché avendo il flusso di turisti assicurato non fanno grandi sforzi qualitativi. Questi ultimi anni ho provato tutti i ristoranti di Pirano, uno ad uno, e i posti migliori dove mangiare sono in questo articolo (in preparazione). Fidatevi, se volete una cena memorabile.
Ore 21.30
Un concertino serale
D’estate, a Pirano c’è un festival dopo l’altro. La sera, dopo cena, potete approfittare dei concerti gratuiti o degli spettacoli folk che vengono proposti in diversi siti di Pirano: in piazza Tartini, al centro culturale san Giorgio ai piedi del campanile, in chiesa, nel chiostro del monastero di san Francesco…
Per non perdervi gli eventi serali proposti dalla città, consultate il programma all’ufficio turistico
Potete anche sbirciare i programmi evenemenziali del grande auditorium all’aperto della vicina Portorose, sempre informandovi presso l’ufficio turistico di Pirano. Per chi vuole andare a ballare, c’è l’immensa discoteca Ambassada Gavioli o altri locali a Portorose. Un’altra (romantica) alternativa è quella di comprare una bottiglia di vino durante il giorno, per poi andare a bersela la sera, seduti sul molo. O ancora, tornare a prendere un cocktail in un locale della punta della penisola.
Ore 23.30
Il bagno di mezzanotte al chiaro di luna
Se pernottate a Pirano, e la giornata è stata molto calda, andate a rimettervi il costume e sperimentate la bellezza di un bagno nell’Adriatico in una tiepida notte d’estate in Slovenia. L’illuminazione di Pirano è soffusa. Entrati in acqua, vedrete brillare le stelle, e sarà un ricordo magico e indelebile delle vostre vacanze in Slovenia.
Ore 8.00
Nuotata mattutina!
Una giornata che inizia con una nuotata corroborante non può che essere un’ottima giornata. Se ve la sentite, bagnatevi di buon mattino nel mare calmo e liscio come uno specchio, prima che il vento si alzi, e anche i turisti (Si vede che mi piace fare il bagno a Pirano?) Ovviamente alzarsi presto in vacanza richiede un piccolo sforzo ma ne sarete ampiamente ripagati.
Approfittate di Pirano di buon mattino, prima che i turisti arrivino!
E per i più mattinieri di voi, una passeggiata in paese tra le 7.00 e le 9.00 sarà un’esperienza molto gradita. I turisti non sono ancora arrivati, ma i locali già si affaccendano. Sarà una splendida maniera di ritrovarsi da soli con la cittadina più bella della costa slovena.
Ore 9.00
Ovviamente, un caffè (in riva al mare!)
Prima di lasciare Pirano, salutate la città gustandovi un ultimo caffè, che sia sulla piazza centrale, o in una delle stradine. Ma anche in riva al mare, in uno dei posticini che avrete individuato e amato il giorno precedente.
24 ore a Pirano vanno bene, ma passarci qualche giorno è ancora meglio. Le attività, anche nei dintorni, non mancano, e non vi annoierete.
48 ore a Pirano
Se, come vi consiglio di fare, avete previsto di trascorrere più di una notte a Pirano, il secondo giorno potete noleggiare una bici e pedalare fino a Portorose. Sara l’occasione per andare a vedere le saline e comprendere meglio la storica fonte del sostentamento di Pirano. Se invece fa freddo, o se piove, direzione terme di Portorose.
72 ore a Pirano
Il vostro terzo giorno, inforcate di nuovo la bici, ma per andare nell’altra direzione rispetto aPortorose. Partite alla volta di Isola, delle vigne della costa slovena, dei tunnel e di Capodistria. Queste cittadine, che per forza di cose non possono competere con Pirano in bellezza, meritano comunque una visita. E anche qui non dimenticate di portare il costume, ci sono diversi punti dove si può fare il bagno lungo la pista ciclabile.
Altri luoghi d’interesse a Pirano
Il panorama segreto di Slovenia Segreta
Scoperto solo dopo dieci anni in Slovenia, perché si trova lungo un sentiero che normalmente non si è tentati di percorrere, a maggior ragione per il fatto che è in salita. Quindi il tipico luogo che difficilmente viene raggiunto dai turisti. Dal porticciolo, andate in direzione di Grudnova Ulica, salite per dieci minuti lungo Oljcna pot giungerete a due punti panoramici su Pirano. Il primo richiede di salire sul muretto per riuscire a vedere la città. Il secondo, un po’ più in là, all’angolo, dove il sentiero fa un gomito. Se avete un selfie stick, portatelo, potrete fare una foto di Pirano da un asse che nessuno conosce e avere uno scatto inedito (perfetto per il vostro instagram). Se fa caldo, prevedete una buona sudata perché la strada va su bene. Se poi pubblicate la foto su IG o su un blog,non geotaggatela nel punto preciso perché non vorrei che il posticino segreto fosse preso d’assalto diventando troppo famoso! E regolarmente succede che dei contenuti che propongo in anteprima vengano spacciati da altri senza riconoscermi i crediti…
I musei di Pirano
A Pirano, si trovano diversi musei. Una volta entrati, in genere si trovano i pannelli esplicativi in inglese e sloveno, ma spesso anche in italiano, essendo la seconda lingua parlata qui. C’è un museo dedicato alle conchiglie, un altro sulle attività subacquee, uno spazio multimediale che racconta la storia della città con un video in 3D, un piccolo acquario cittadino, delle gallerie d’arte, un museo del mare e un museo delle saline, la casa natale di Tartini… Li ho visitati coscienziosamente tutti, e mi sono piaciuti. Tuttavia, l’atmosfera tranquilla e calorosa di cui vi parlo dall’inizio è la risorsa più bella e autentica che Pirano offre. Avendo poco tempo a disposizione, secondo me chiudersi in un museo in una giornata estiva non è la maniera ideale per approfittare di questo posto.
Ogni muro, angolo o strada racconta la storia della città! Andare nei musei non è indispensabile per imparare qualcosa!
Interamente tutelata in quanto patrimonio culturale, la città di Pirano è un museo a cielo aperto. Se volete scoprire qualcosa del passato della città, dei suoi legami storici con Venezia, del sostentamento fondamentale che le ha portato il commercio del sale, vi lascio qua sotto un paio di link perfetti per scoprire questa storia. Potrete dare un’occhiata prima di partire o dopo la vacanza. Se amate la storia, potete partecipare a una visita guidata della città, o andare a vedere il video in 3D al Mediadom (5 €)
Il succo di questo paragrafo sui musei di Pirano, è che se avete poco tempo forse è sarà meglio approfittarne all’aperto, nelle terrazze dei caffè, a mollo nell’acqua dell’Adriatico, piuttosto che chiusi dentro ai musei. Eccovi qua dei link per informarvi su Pirano.
Piran
È imprescindibile conoscere Giuseppe Tartini, di cui vedrete la statua e la casa natale nella piazza eponima (la statua è quella qua sopra). Violinista e compositore nato l’8 aprile 1692 a Pirano, all’epoca sotto il dominio della Repubblica di Venezia. Potete scorrere la sua bio su Wikipedia.
Ascoltate il Trillo del Diavolo, la sua sonata più celebre
Questa animazione ripercorre la storia di Pirano.
Il video integrale è quello presentato al centro culturale e museo Mediadom.
San Giorgio e il drago, un po’ ovunque a Pirano
Provate a farci caso, durante la visita, e vedrete che il santo è raffigurato spesso a Pirano, sempre nell’atto di uccidere un drago con la sua lancia. Si tratta del patrono della città.
Curiosità
Il nome di Pirano deriverebbe dal greco antico pyr, fuoco. Secondo la leggenda, i primi abitanti della penisola accendevano un fuoco che, come un faro, segnalava la presenza della costa e permetteva alle navi di navigare al largo senza rischi e raggiungere Aegida, che corrisponde all’odierna Capodistria – oggi porto in acque profonde, da sempre d’importanza strategica.
Dopo il crollo definitivo della Repubblica di Venezia, nel 1797, Pirano passò sotto gli Asburgo, quindi divenne dominio francese con Napoleone. Il territorio tornò agli austro-ungarici dopo il congresso di Vienna. Gli Asburgo modernizzarono la città, la sua marina, e le saline ispirandosi alle tecniche impiegate in Croazia, a Pag.
Vi auguro una buona giornata a Pirano!