La sorgente smeraldina della Kamniska Bistrica e il suo canyon

La sorgente principale del torrente Kamniška Bistrica si trova in fondo ad una valle, alle pendici di una parete montuosa. Si raggiunge in macchina, e si parcheggia accanto a un piccolo ristorante dove si può sorseggiare un caffè circondati da splendide montagne. La sorgente è un bacino di acqua verde smeraldo. L’acqua sgorga freschissima e la vegetazione lussureggiante conferisce a questo luogo l’aspetto selvaggio di una giungla. Sappiate che nei dintorni ci sono altri siti da visitare, come il canyon profondo 30 metri e il casino di caccia di Tito, dove il dittatore era solito accogliere gli ospiti in occasione delle partite di caccia. Dal parcheggio, tutto ciò è raggiungibile a piedi. La zona è poco frequentata e pressocché sconosciuta ai turisti.

Potete abbinare la visita di questi siti con l’imperdibile escursione di Velika Planina. Sarete infatti a soli 3km dalla stazione di partenza della cabinovia che porta all’altopiano.

Il programma della passeggiata – 2h30

In due buone ore si possono fare tante cose, il tutto spostandosi esclusivamente a piedi.

Un’occhiata a niente meno che una gola profonda 30 metri

La sorgente e il laghetto dall’acqua cristallina

Una vista aperta su una parete montuosa

Un caffè bevuto in mezzo alle montagne o in un bar alla gloria di Tito

Ho passato una giornata intera ad esplorare il fondo di questa valle morenica, per trovare i posticini più interessanti, vedere come collegarli tra loro e prepararvi un itinerario completo e divertente. Tutto comincia lasciando l’automobile con cui siete arrivati vicino al ristorante Dom v Kamniški Bistrici. Se non siete automuniti, niente paura, potete tranquillamente arrivare in bus.

La sorgente del Kamniska bistrica

Troverete il parcheggio gratuito di cui parlo inserendo questo indirizzo nel vostro navigatore: Kamniška Bistrica 9, 1242 Stahovica. Una volta lasciata la macchina nel grande spiazzo ghiaioso, andate a vedere il bacino della sorgente. Dal parcheggio non si vede, ma è vicinissimo e lo troverete facilmente. Non restate all’entrata, percorrete tutti i sentieri e le passerelle in legno tutt’intorno laghetto per andare a vedere la sorgente con l’acqua che zampilla dalla montagna – molti turisti si  perdono questa parte, che non si vede dal bordo del lago. Salite anche sul grande ponte di pietra, foto fantastica garantita. Vietato fare il bagno, beninteso. Tuttavia alcuni sloveni ogni tanto entrano in acqua per un bagnetto veloce, e comunque più a valle il torrente ha dei punti di acqua bassa accessibili che potranno offrirvi la frescura cercata.

Il casino di caccia di Tito

Dal parcheggio, attraversate il ponte di pietra, ignorate il segnale bianco e blu sulla sinistra che indica Poto b izviru, e prendete il percorso sull’altro lato della strada, attraversate la foresta dall’alto fino a raggiungere un bar che porta il curioso nome di International piknic center pri Jurju. È gestito da un nostalgico di Tito, che veniva a caccia in questa vallata. Dal bar, seguite il segnale rosso Plecnikov Dvore, il rifugio di caccia di Tito. Per andare e tornare contate 5 minuti.

Storia del casino di caccia

Questo strano chalet rettangolare è stato commissionato a Plecnik, il geniale architetto che ha concepito il centro di Lubiana, dall’ultimo re di Yugoslavia Alexander Karadordevic. Il sovrano voleva un rifugio tranquillo dove ripararsi insieme alla famiglia ma fu assassinato a Marsiglia nel 1934 e non ha mai potuto godere di questo padiglione modesto ed elegante. All’interno ci sono due scalinate monumentali , un salone per le serate attorno al focolare e al piano di sopra la zona notte. Tito ne farà uso dopo la guerra, in particolare con una partita di caccia con Causescu. Ed entrambi hanno potuto, come voi d’altronde, godere di una splendida vista sulle montagne, le Alpi Kamnik.

Il canyon di Predoselj

Dopo aver visto il casino di caccia di Tito, e rientrati al bar Picnic centrer pri Jurju, seguite il pannello rosso che indica la direzione di Predoselj – 20 minuti circa.

Si comincia con attraversare la piccola prateria. Una volta arrivati in fondo, ricordatevi di voltarvi: è il punto di vista migliore che ho individuato per ammirare la parete montuosa. Seguite quindi il sentiero, inizialmente è bello largo, ma poi si restringe progressivamente. Servono delle buone scarpe da montagna, poiché a un certo punto si dovranno scendere anche degli scalini in legno. Seguite i segnali rossobianchi, in particolare quando indicano che bisogna scostarsi un po’ dal corso d’acqua. Dopo 15 minuti di marcia, scorgerete sulla vostra destra l’orrido del canyon, 30 metri più in basso. Procedete, attraversate il grande ponte e scendete verso il torrente. Scenderete fino al livello dell’acqua, nel ventre del canyon. Se la corrente non è troppo forte e avete un costume da bagno, è possibile fare un rapido quanto glaciale bagnetto. Un’esperienza di certo memorabile – che non ho potuto sperimentare di persona, perché quando sono stato al canyon a maggio c’era troppa corrente.

Nota: se non volete camminare, salite in macchina e parcheggiate vicino al ponte. Da lì, potrete scendere verso il canyon ed eviterete 30 minuti di marcia tra andata e ritorno. Il piccolo parcheggio dove lasciare l’auto in questa opzione è qui: GPS : 46.3206499,14.5949542. Scarpe da escursione comunque raccomandate.

Un caffè: a voi la scelta

Ci saranno dunque due posti dove prendere un caffè, una birra o un’altra bevanda. Il primo è accanto al parcheggio dove avete parcheggiato. In stile di rifugio pedemontano, un classico per la Slovenia, e molto piacevole. Perfetto per un caffè ma non ve lo consiglierei per un pasto. Non lontano si trova di meglio, come per esempio sul vicino altopiano di Velika Planina.

L’altro posto è atipico e autentico. Si tratta del bar chiamato International Piknic center pri Jurjju, gestito da un nostalgico di Tito. L’interno è buio, carico di oggetti che riportano alla gloria dell’antico dirigente dell’ex-Yugoslavia. Esperienza 100% verace, ma diciamo che se amate i posticini carini, luminosi, coi colori pastello, non fa proprio per voi. Il caffè è servito alla turca, nella tazza grande, non proprio buonissimo, ma si viene qui più che altro per l’esperienza. E potete sempre fare come il gestore, ovvero prendervi una Lasko o una Union bella fresca – o un tè. Per mio gusto, la preferenza ricade assolutamente su questa seconda opzione, per il suo carattere originale e verace, ma posso capire che non tutti saranno d’accordo con me.

Insolito ma non imperdibile

Dal parcheggio, potete anche camminare 20 minuti lungo il torrente verso il fondo della valle, seguendo le indicazioni Spominski park. Arriverete a un curioso cimitero di 150 tombe, dove si trovano sepolti i morti locali e degli alpinisti. Insolito ma non imperdibile, appunto. C’è talmente tanto da fare in Slovenia che in ogni caso bisogna fare delle scelte.

Se vi avanza tempo: la cascata Orglica

Io non ci sono stato, ma qui vicino c’è un’altra piccola valle, con una piccola cascata, Slap Orglice, 50 minuti di cammino per raggiungerla. Secondo i miei amici sloveni è un bel posto. Passerete in macchina davanti al punto di partenza, vedrete un parcheggio a bordo strada e un pannello che indica Slap Oglice – coordinate GPS del punto di partenza: 46.3206499,14.5949542. Se vi piacciono le cascate e volete prolungare la camminata, può essere un’attività in più per voi. Contate circa due ore tra andata e ritorno.

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