I turisti che visitano le grandi capitali europee per visitare i più bei musei d’Europa resteranno forse un po’ delusi a Lubiana. Nella capitale slovena infatti non ci sono “grandi musei” imperdibili. Il fascino del capoluogo non risiede nelle collezioni d’arte, ma in altri aspetti (le terrazze dei caffè, il fiume, le montagne che si intravedono dai viali cittadini, le due immense foreste che si estendono fino nel cuore della città…). Tuttavia, Lubiana, come tutte le capitali, offre ai suoi visitatori una serie di musei più che dignitosi, con opere interessanti per comprendere l’arte locale.
Vivendo qui ho avuto modo di visitare tutti i musei: eccovi i miei consigli per la visita dei musei della capitale slovena!
Se siete di passaggio in Slovenia per pochi giorni o in giornata, il mio consiglio è comunque quello di tralasciare i musei, eccetto il primo di cui parlo. Approfittate semmai della natura, fate lunghe passeggiate, calatevi nelle grotte, fate il bagno a Pirano, godetevi le terme slovene. Ma se avete un po’ di tempo in più o se il meteo non è clemente, ecco qui i 5 musei che ho selezionato per voi.
La Galleria Nazionale
Narodna Galerija
La collezione d’arte raggruppa opere eterogenee di provenienza tanto europea quanto balcanica. Il sito internet è molto ben fatto e consente di visualizzare un’utile anteprima di moltissime opere, con tanto di descrizione e cenni storici. Alcuni pezzi sono davvero molto interessanti, non perdetevi la mia personale TOP 5 delle opere della Narodna Galerija, in fondo a questo post!
La visita probabilmente non vi occuperà una giornata intera (non è il Louvre, ma questo l’ho già anticipato), quindi usciti dalla galleria potete approfittare per una passeggiata al vicino parco Tivoli.
Narodna Galerija Prešernova 24 1000 Ljubljana www.ng-slo.si
Il museo ferroviario
Železniški muzej
Il museo dei treni a Lubiana è in effetti un colpo di fulmine personale, e non posso assicurare che incanti tutti come ha fatto con me. Certamente per dei bambini (o dei bimbi cresciuti) è un posto affascinante! Si trova a un chilometro e mezzo fuori dal centro storico e raccoglie una quindicina di locomotive a vapore risalenti a più di un secolo fa. Queste vecchie signore conferiscono un aspetto singolare alla hall dove sono esposte.
Percorsi a balzi i gradini che danno accesso al posto di guida, è facile immaginarsi alla guida della locomotiva a vapore. Un’esperienza speciale per i bambini
All’esterno sono esposte diverse altre locomotive. A creare l’atmosfera concorrono i magazzini abbandonati che circondano il museo, sembra davvero di trovarsi al capolinea della ferrovia di una miniera siberiana. Il senso di spaesamento pungolerà gli appassionati di fotografia soprattutto con la luce più suggestiva, o con la neve. In un hangar si va alla scoperta degli “accessori” da ferrovia, e si tratta sempre di oggetti storici: i semafori e la segnaletica ferroviaria risalgono alla Jugoslavia, o addirittura all’Impero Austro-Ungarico. Alla fine della visita ci si può sedere sulle scomode panche di un antico vagone e osservare le consoles dei macchinisti. Per quanto mi abbia affascinata, devo ammettere che il museo necessiterebbe un restyling, e di un po’ di pubblicità perché non gode di una gran frequentazione. D’altro canto mi è piaciuto molto visitarlo senza folla molesta!
Se volete un anteprima, qui potete apprezzare la visione a 360°.
Museo Ferroviario
Parmova 35
1000 Ljubljana
NEW: Accanto al museo, sorge oggi la nuova moschea di Lubiana!
Nel 2020 ha aperto a Lubiana una nuova moschea, e si trova proprio accanto al museo ferroviario. E’ un complesso architettonico fatto di edifici in cemento intonacato di bianco, legno e metallo. Fateci un giro se siete in zona, è uno spot fotografico fantastico e si può prendere un caffè sul grande sagrato.
Il Museo d’Arte Moderna
Moderna Galerija
Situato di fronte alla Galleria Nazionale, all’entrata del grande parco Tivoli, questo museo ospita la collezione nazionale di arte contemporanea slovena e jugoslava (XX secolo). Le opere appartengono a tutti i principali generi artistici: pittura, scultura, disegno, fotografia, video art. L’edificio si presenta come un grande parallelepipedo, ripartito internamente in due sezioni: collezione permanente ed esposizioni temporanee. Forse le collezioni di questo museo potrebbero rivelarsi ostiche per chi non ha familiarità con l’arte contemporanea; tuttavia se si prende l’occasione per il verso giusto la si riesce a vivere come una bella esperienza, con tutte le conseguenze anche emotive del caso (apprezzare alcune opere, lasciarsi emozionare o innervosire, indignarsi persino… questa è l’arte contemporanea!). L’esposizione temporanea può rappresentare una buona occasione per approfondire un tema o un autore, e può risultare talvolta apprezzabile più che astrusa.
Museo d’Arte Moderna – Tomsiceva 14 – 1000 Ljubljana – www.mg-lj.si/
Il Museo Etnografico
Slovenski etnografski muzej
Si tratta di un museo di recente fondazione, situato insieme ad altri in una specie di isola dei musei cittadini, una spianata un po’ fuori misura, progettata come luogo d’incontro ma vissuta dagli sloveni come luogo di passaggio. Il museo si sviluppa su tre piani. In alto è conservata una bella e ampia raccolta di strumenti tradizionali sloveni, principalmente agricoli. Utile e interessante per chi, come me, si è già imbattuto in simili oggetti (per esempio nelle trattorie tipiche o negli agriturismi) senza riuscire a decifrarne l’utilizzo né lo scopo. Ho scoperto finalmente cosa sono e a cosa servono i kozolec, essiccatoi per il fieno di cui la campagna slovena è disseminata.
Al secondo piano è ospitata un’esposizione antropologica dedicata alle civiltà extra europee: costituita da doni e lasciti di collezionisti, viaggiatori ed etnologi, questa collezione si compone di vetrine troppo sintetiche per essere rappresentative di intere civiltà, ecco perché questa parte del museo non mi è piaciuta molto. Al piano terra ho potuto visitare una mostra temporanea di abiti folkloristici triestini; l’anno scorso invece c’era un’interessante raccolta di porte, entrate, vestiboli… che purtroppo mi sono persa!
Menzione speciale per la terrazza all’aperto del bar del museo, soleggiata e spesso gremita all’orario dell’aperitivo durante la bella stagione. Un posto carino dove accomodarsi a bere qualcosa dopo la visita.
Vi consiglio di visitare questo museo alla fine del vostro soggiorno sloveno. Così facendo le vetrine non saranno colme di vecchi oggetti muti e insignificanti, ma vi parleranno della cultura appena scoperta, rendendola ancora più memorabile.
Slovenski etnografski muzej – Metelkova ulica 2 – 1000 Ljubljana – www.etno-muzej.si
Il birrificio Union
Il birrificio Union è un immenso stabilimento situato in pieno centro della capitale slovena. È stato edificato in questo luogo più di un secolo fa per due motivi: l’indispensabile approvvigionamento d’acqua e il passaggio della linea ferroviaria. La via ferrata permetteva il recapito dei barili di birra in Austria-Ungheria e in Italia. In questo modo il birrificio racchiudeva tutta la filiera di produzione fino alla spedizione del prodotto finito.
Il birrificio Union si trova nel cuore della città di Lubiana ed è aperto alle visite solo una giornata al mese: ogni primo martedì del mese
Se avete intenzione di intraprendere la visita, presentatevi il primo martedì del mese all’ingresso sul retro (non su quello che dà sul viale, per intenderci). Il giro comincia a ogni scoccare d’ora. Un impiegato vi guiderà per tutto lo stabilimento a conoscere le diverse fasi di produzione, dalla fabbricazione all’imbottigliamento passando per lo stoccaggio. Ovviamente la fabbrica resta in funzione e si possono osservare gli operai al lavoro.
Lo stabilimento produce birra ma anche succhi di frutta e bibite gassate. Se vi siete mai chiesti come si fabbrica la birra o come si imbottiglia il succo di frutta, questa visita può soddisfare le vostre curiosità. Dopo la visita dello stabilimento, che dura circa un’ora, si passa all’edificio storico del birrificio, dove si conoscono più da vicino gli strumenti e le macchine impiegati nella produzione. Qui si tratta più specificamente di un museo, dove si può seguire l’evoluzione dei macchinari da 100 anni fa ad oggi. Al termine del giro vi verrà offerta un’ottima pinta della produzione locale.
Birrificio Union – Pivovarniška ulica 2 1000 Ljubljana – www.pivo-union.si
3 musei di Lubiana che forse potreste tralasciare
Ecco infine, i musei che magari potreste lasciar fuori dal vostro circuito a Lubiana. Il primo è il nuovo museo di arte contemporanea, il +MSUM. Per farvela breve, roba estremamente contemporanea, e sì, davvero molto astrusa. La selezione di opere che ho visto non mi ha colpita: uno schermo che trasmette in bianco e nero immagini noiose, fogli formato A4 con scarabocchi infantili… mi è sembrato tutto così poco interessante che vi sconsiglio di andarci.
Accanto al Museo di Arte Moderna si trova il “Mestni muzej Ljubljana“. Da fuori dà più l’idea di un edificio che ospita uffici piuttosto che un museo. All’interno ci si trova tutto e niente: armature, plastici, mobili d’antiquariato, un pastone che non sa di niente e confonde molto più che incuriosire.
Il terzo e ultimo è il Prirodoslovni muzej Slovenije, il Museo di Scienze Naturali. Ecco un’altra giustapposizione di cose troppo diverse tra loro. Probabilmente è pensato molto più come museo didattico per far conoscere ai bambini la città romana, dargli qualche fondamento di scienze naturali (dinosauri riprodotti in resina, animali ammollo nella tormalina), di anatomia (scheletri). Per un adulto non è di grande interesse.
La mia TOP 5 delle opere della Narodna Galerija
Come promesso, eccovi le mie 5 opere preferite della Galleria Nazionale di Lubiana.
Il ritratto di Luiza Pesjakova (1855 circa), di Michael Stroj. Amo il dettaglio dell’acconciatura, il velluto blu e la soffice e candida pelliccia, e guardate la posa deliziosa delle dita intrecciate!
Il pastore che suona il flauto (inizi XVIII secolo?), che fa pendant con il Fumatore e il Bevitore della nostra Pinacoteca Ambrosiana;
La suora giovane e fiera (XVIII secolo), di difficile attribuzione. Lo sguardo è perentorio e magnetico, al limite della sfrontatezza.
La bimba col cagnolino (1797), ovvero il ritratto di Elisabetta Isabella Mniszech firmato dalla straordinaria ritrattista francese alla corte di Maria Antonietta, Élisabeth Vigée-Lebrun;
Cristo davanti a Pilato (metà XV secolo), in cui pilato ha le sembianze di Vlad Tepes l’Impalatore, noto alle cronache più o meno leggendarie con il nome di Conte Dracula.